Moschee non più in garage e capannoni.
La proposta di legge presentata dalla Fratelli d’Italia per vietare la trasformazione di capannoni industriali o garage in luoghi di culto per le comunità islamiche ha suscitato polemiche e critiche da parte dei musulmani.
Gli imam e i rappresentanti della comunità musulmana hanno espresso preoccupazione per questa proposta, definendola discriminatoria e incostituzionale.
Gli esponenti musulmani sostengono che la proposta di legge violi la Costituzione italiana, che garantisce la libertà di culto a tutti i cittadini. Essi affermano che la proposta discriminerebbe chiaramente i musulmani e che il governo dovrebbe invece affrontare i problemi della società anziché evitare di affrontarli.
Gli imam sottolineano che non sono contrari a leggi o provvedimenti che garantiscano la sicurezza dei luoghi di culto, ma richiedono spazi adeguati che rispettino le norme di legge. Affermano che la mancanza di autorizzazioni adeguate ha costretto molti musulmani a praticare la loro fede in scantinati e garage.
Gli esponenti musulmani chiedono un’approfondita discussione e audizioni per trovare la soluzione migliore. Sottolineano che la proposta di legge, così come presentata, viola l’articolo 19 della Costituzione, che garantisce la libertà di culto, poiché mira a impedire la libera pratica delle religioni che non hanno intese con lo Stato italiano.
Infine, gli imam esprimono il desiderio di poter discutere la proposta di legge in modo costruttivo, al fine di garantire dignità ai luoghi di culto presenti in Italia e di raggiungere un accordo con lo Stato per agire in modo coordinato e proficuo.